Nascere e
rinascere
Un approccio terapeutico per
neonati, bambini e adulti
La nascita rappresenta un momento iniziatico con un imprinting potente per la vita sulla
terra. Dopo nove mesi di crescita nell’acqua, uniti alla madre che ci protegge e
nutre nel suo grembo, troviamo la forza di intraprendere il viaggio attraverso
il canale del parto verso un mondo sconosciuto: la gravità, l’aria che
sostituisce l’acqua intorno a noi e anche nei nostri polmoni, il primo contatto
pelle a pelle, la luce, i rumori, la temperatura, gli odori.
Sembra che sia proprio il bambino a spingere il
pulsante per iniziare il viaggio e lo fa quando è strutturalmente pronto o
l’ambiente uterino crea troppa pressione oppure la placenta lo nutre in modo
insufficiente. Egli comincia cosi a produrre ormoni per avviare il travaglio. La
voglia di nascere diventa un fuoco portando madre e feto ad uno stato di
estasi, ad una potenza da supereroi che gli permette di affrontare la nascita
senza traumi ne dolori. Questo accade se nel corso della gravidanza è stato stabilito
un dialogo tra la madre e il feto tale da consentire di rimanere in connessione
continua durante il parto. È stato osservato che fare un’esperienza di nascita
fisiologica facilita la predisposizione ad avere un buon rapporto con il fuoco
interiore. Il fuoco che ci porta ad iniziare nuovi progetti, affrontare nuove situazioni,
apprendere più facilmente i nostri bisogni, rispettare i nostri limiti e quelli
degli altri, essere capaci di ascoltare insomma condurci nella giusta direzione.
Quindi una nascita che accende il nostro fuoco interiore crea ottime condizioni
per svolgere una buona vita, cioè quella che corrisponde di più all’intenzione
della nostra anima.
Ecco quindi che arriviamo al punto: chi nasce con
un cesareo elettivo non ha potuto sperimentare
questo impulso interiore poiché il momento della nascita è stato deciso da altri
e tutto il processo della nascita è stato imposto dall’esterno. Un’esperienza
tale può creare una predisposizione a percepire gli eventi successivi come una forzatura,
fatti non per propria volontà oppure a fare scelte inconsce che portano a
sentirsi obbligati. Questo processo è detto ricapitolazione. Nel corso della vita eventi simili, possono
rinforzare ulteriormente il vissuto perinatale sfociando in sintomi che
acquistano una cronicità: ormai tutto nella vita è un obbligo e io non posso
fare niente! Oppure può svilupparsi un atteggiamento passivo lasciando che
siano gli altri a decidere al proprio posto. Un imprinting tale porterà
difficilmente ad una vita felice e soddisfacente. È più probabile che ci si allontani
sempre di più dal nostro scopo di vita.
L’effetto che il vissuto perinatale svolge sulla
propria vita quindi dipende da come
l’abbiamo percepito durante la nascita e in che modo lo stiamo ricapitolando
durante la vita. Inoltre come affrontiamo la nascita dipende molto da come
abbiamo vissuto la vita prenatale. Da questo punto di vista la nascita
rappresenta in tanti aspetti, già una ricapitolazione della vita intrauterina e
del concepimento.
Il caso di
Maria*: Maria*, nata nel 2001 con un cesareo elettivo, riferiva difficoltà
a superare gli esami scolastici venendo bocciata per ben due volte. Non si
trattava di incapacità intellettuale, tutt’altro. Maria* è velocissima ad
imparare gli argomenti che la interessano, ma trova il resto della scuola un
obbligo. Il suo concepimento è stato per sua madre una sorpresa non molto
gradita, almeno all’inizio. Lei sarebbe stata la terza figlia; oltretutto il progetto
di vita di sua madre era orientato a riprendere lo studio all’università. Scoprendo
la gravidanza di Maria* ella è andata in crisi e per un attimo ha anche pensato
ad un aborto. Dopo un po’ di ascolto ha accolto la nuova gravidanza con amore, ma
rimaneva in lei la sensazione di obbligo ad aver dovuto cambiare la propria
vita. Cosi Maria* ha vissuto un senso di obbligo durante la gravidanza e il
cesareo elettivo lo ha rinforzato ulteriormente.
In diverse sedute di terapia pre e perinatale sia Maria*
che la madre hanno potuto rivivere il senso di obbligo del concepimento e del
cesareo elettivo, prendendo cosi coscienza dell’origine dell’incapacità di
Maria* di portare avanti la scuola. Questo processo viene chiamato “regressione di ricerca”. Una volta
presa coscienza, si può fare l’esperienza di una nascita diversa da quella che
è avvenuta all’epoca. Nel nostro caso, Maria* ha trovato l’impulso di voler
nascere dalla propria volontà! Per lei forse si accendeva per la prima volta il
suo fuoco interiore. Questa esperienza la chiamiamo “rinascita” (o anche regressione di ri-schematizzazione). È
indirizzata a smorzare gli schemi del cervello rettiliano e del sistema limbico
che si sono sviluppati attraverso le esperienze pre e perinatali e che portano
ad un forte condizionamento. Essi sono così potenti perché grazie a loro siamo
riusciti a nascere. Ogni persona porta in se diversi schemi pre e perinatali
che ostacolano il percorso della propria vita. Oltre al cesareo, i più potenti
interventi ostacolanti sono stati visti essere: la somministrazione di
ossitocina sintetica, l’epidurale, la ventosa, la non collaborazione tra madre
e feto, l’intrappolamento del feto, il posizionamento fetale sfavorevole.
Maria* dopo l’esperienza di essere nata per sua volontà,
si sente ancora obbligata a studiare certi argomenti, ma non sente più così
tanta avversione ad affrontarli. Il suo cervello rettiliano e il sistema limbico
rimangono meno attivati e quindi non sfociano più nel rifiuto.
La terapia pre e perinatale per neonati, bambini e
adulti (secondo William Emerson e Ray Castellino) ha dimostrato di essere un
valido aiuto per smorzare gli schemi costruiti. Prima si interviene maggiore
sarà l’effetto e il percorso più facile. Tale terapia viene offerta nel nostro
centro “Ri-Nascita Libe” a Montefiascone (VT) sia in sedute individuali sia in
gruppo. Ogni anno organizziamo un corso in gruppo per adulti.
Il primo corso “nascere e rinascere” per adulti si
è tenuto nel 2019 e verrà riproposto nel 2020. Sono previsti quattro incontri che
si svolgeranno durante il fine settimana, da marzo fino a novembre. Consideriamo
questo corso molto interessante per la professione dell’ostetrica in quanto per
poter assistere madre e feto nel più ampio sostegno è utile liberarsi dai
propri schemi pre e perinatali più importanti. Infatti alcune situazioni durante
il parto potrebbero attivare una ricapitolazione della propria storia di
nascita. In questo caso il sostegno al parto potrebbe perdere l’autenticità e
la risonanza necessaria. Inoltre l’esperienza del corso porta ad avere una
maggiore consapevolezza e capacità di riconoscere i traumi pre e perinatali precocemente
così da poter offrire alla mamma e al neonato un intervento e un sostegno
immediato volto ad evitare una strutturazione del trauma stesso.
*il nome non corrisponde al nome reale della
persona per diritti di privacy.
Per informazioni dettagliati sull’approccio
terapeutico “nascere e rinascere” contattare:
Fritz Baehler
Fisioterapista
AIFI, Specialista in Osteopatia craniosacrale, Polarity-Terapia e Terapia pre-
e perinatale secondo Ray Castellino e William Emerson. Riceve neonati,
bambini e adulti nel suo studio a Montefiascone (VT)
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Evelina
Proli
Ostetrica,
formatasi in counseling di base presso Aspic Roma, informatore medico nel
settore della fitoterapia in età pediatrica. Vive a Viterbo.
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